Visualizzazione post con etichetta interviste. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta interviste. Mostra tutti i post

venerdì 24 gennaio 2014

ALLA SCOPERTA DI GABRIELE DONATI!

Alla scoperta del nostro settore giovanile: intervista esclusiva a Gabriele Donati.
Gabriele, centrale difensivo classe 1996, componente della rosa Juniores di Paolo Musso, è uno dei giovani più interessanti del nostro vivaio. Scopriamo qualcosa in più d lui.

Ciao Gabriele, ci racconti la tua storia calcistica?
GABRIELE: Ho iniziato giocando come centrocampista centrale all'età di 7 anni, ma con il passare degli anni sono arretrato di posizione ed ora gioco come difensore centrale. Ho vestito solamente la maglia dell' A.c Rezzato e con l'esordio in prima squadra nella scorsa stagione posso vantare di aver giocato in tutte le categorie di questa società
Il Rezzato per te è una seconda pelle, a volte questo ti porta ad avere eccessi di agonismo, cosa ti succede in quei momenti?
GABRIELE: Vero, ho eccessi di agonismo! Questo perché penso possano aiutarmi a essere deciso e convinto per tutti i 90 minuti della partita, ma anche perchè possono aiutare la squadra ad avere più carica.
Quale è l'allenatore con cui ti senti di aver fatto il salto di qualità?
GABRIELE: Penso che devo ringraziare un po' tutti gli allenatori avuti, ma personalmente credo di essere migliorato su tutti i fronti quando per metà anno ho avuto come mister Ermanno Ferrari che scendeva dalla prima squadra. Anche se per pochi mesi sono stato allenato da Mister Filisetti, pure lui mi ha aiutato a pensare al calcio come una cosa in cui bisogna crederci e che non si gioca solo per divertirsi, entrando in una
mentalità più da "grande".
Nasci centrocampista centrale, poi negli anni ti sei trasformato in difensore centrale, hai trovato difficoltà ad adattarti al nuovo ruolo?
GABRIELE: Col passare degli anni ho iniziato a non vedermi più come centrocampista, allora ho deciso di cambiare posizione. Questo ruolo penso mi sia piu' congeniale anche per la mia statura, ma sinceramente non ho trovato tante difficoltà ad adattarmi a questo ruolo perchè ero già un centrocampista votato alla difensiva.
La partita più bella della tua carriera?
GABRIELE: La partita più bella della mia carriera, nonostante la sconfitta ai rigori, è stata la finale del Bresciaoggi contro il Real Leno. Solo seconda a questa partita c'è il derby di Coppa di qualche mese fa contro il Cilverghe,  vinto per 1-0.
La più brutta?
GABRIELE: La più brutta invece è stata la finale provinciale contro il Concesio, sempre persa ai rigori, in cui tutti ci davano per favoriti ma purtroppo la fortuna non ci ha aiutati.
Nonostante la tua posizione non ti consenta di siglare troppi gol, sei uno capace di segnare (anche gol bellissimi) qual è il più bello? qual è quello, invece, più importante?
GABRIELE: Giocare dietro non mi consente di segnare molto, ma posso calciare punizioni e salire per colpire di testa sui calci d'angolo. Il gol più bello, l'ho fatto quest'anno alla prima giornata di campionato contro la Stezzanese..calcio di punizione dai 30 metri sotto l'incrocio, a mio parere imparabile. Proprio perchè segno poco, penso di non poter dire che un gol sia più o meno importante di un altro.
Per che squadra tifi?
GABRIELE: Alla squadra più forte di italia, la Juve !
Il giocatore a cui ti ispiri?
GABRIELE: Mi ispiro a più giocatori: Sergio Ramos, John Terry e Giorgio Chiellini, ma di più su tutti Carles Puyol perché è un giocatore che in 90 minuti non concede un centimetro al suo avversario e soprattutto perchè non si tira mai indietro.
Commenta la tua stagione con la Juniores fino ad oggi?
GABRIELE: Se dovessi dare un voto alla mia prima parte di stagione nella Juniores, mi darei un 7. Individualmente si possono avere soddisfazioni, ma l'importante è raggiungere l'obiettivo collettivo prefissato: la salvezza! Penso che sia una cosa fattibile per una squadra pronta tatticamente e fisicamente come la nostra, adesso in questo girone di ritorno bisogna fare più punti possibili, senza tralasciare un trofeo Bresciaoggi che ha sempre grande fascino.
Il Bresciaoggi è un obiettivo concreto?
GABRIELE: Personalmente quel trofeo è l'obiettivo più importante. Perchè da quando vi partecipiamo siamo arrivati terzi, quarti e secondi, e guardando le squadre rimaste noi possiamo essere una delle papabili vincitrici (incrociamo le dita).
Cosa ti aspetti per il tuo futuro calcistico?
GABRIELE: E' una bella domanda! Il minimo è arrivare a far parte della rosa della prima squadra nella prossima stagione. Per il resto tengo i piedi per terra...
Un saluto ai lettori del blog.
GABRIELE: Un saluto a tutti i lettori e un in bocca al lupo alla prima squadra che si sta rendendo la protagonista principale del campionato di Promozione. Forza Rezzato!!Grazie!!


RINGRAZIAMO GABRIELE PER IL TEMPO CONCESSOCI E AUGURIAMO A LUI E A TUTTA LA SUA JUNIORES UN "IN BOCCA AL LUPO" PER UN FINALE DI STAGIONE RICCO DI EMOZIONI!

giovedì 21 novembre 2013

Parola di Mister!

Abbiamo oggi il piacere di intervistare Giuseppe Filisetti, allenatore del Rezzato, protagonista di una stagione di altissimo livello nel campionato di promozione girone E. 

Campionato da protagonista, come da aspettative?
Giuseppe: Si, la squadra è stata costruita per un campionato di vertice. 

Tutto troppo semplice? 
Giuseppe: No, ogni domenica è una battaglia (Vedi Real Dor domenica!) ed è normale che sia così: contro la prima è prassi che sia il livello di concentrazione, sia le motivazioni aumentino! 

Per gli avversari avete fatto un mercato da categoria superiore? 
Giuseppe: Anche altre squadre si sono attrezzate per un campionario di vertice (Vobarno, Concesio, Bedizzolese, Dellese…). Sulla carta poi è una cosa...i fatti molte volte danno riscontri diversi rispetto alle attese, e di esempi ne abbiamo tanti. 

Chi la sta stupendo in positivo dei suoi? 
Giuseppe: La chimica che tra i ragazzi si è creata: hanno dimostrato un grande affiatamento e non è solo alimentato dall’entusiasmo dei risultati. 

L’avversario più forte? 
Giuseppe: Ribadendo quello che ho detto pocanzi, ovvero, che ogni domenica è una battaglia, di avversari attrezzati per il salto di categoria c’è ne più di uno: Concesio, Vobarno, Bedizzolese e Dellese! Sta facendo molto bene il Concesio ed anche il Mairano, ed il Real Dor a pieno organico darà più di un fastidio. 

Come fa a tenerli sempre tutti sulla corda i suoi giocatori? 
Giuseppe: Cerco di parlare chiaro e non faccio facili promesse. 

La sua caratteristica come mister? ( schema fisso, due tocchi, difesa e contropiede, tiki taka , ecc. ) 
Giuseppe: Mi è difficile rispondere perché il giudizio su sé stessi è preferibile farlo esprimere da chi ti conosce... 

Accenni di carriera 
Giuseppe: Ho giocato per un ventennio (Montichiari, Feralpi, Ocen Verolese, Gambara, Isorella, Visano), allenato una decina d’anni tra prime squadre e settore giovanile (Visano, Montichiari, Carpenedolo, Rezzato), riprendendo proprio a Rezzato dopo un fermo di quattro anni. 

Ricordo più bello? il più triste? 
Giuseppe: Si vive di tante infinite emozioni, quindi non possono esserci momenti così particolari da meritarsi l’intera scena. 

Obbiettivi personali ?
Giuseppe: Nel calcio, che è una grande passione, si vive di partita in partita: è inutile avere orizzonti più lunghi, si perde concentrazione su quello che stai vivendo! 

Il pallone d’oro bresciano lo darebbe a… 
Giuseppe: Mauro Moreschi senza nessun dubbio: unico come esempio, uomo e atleta di classe. 

E nel grande calcio? 
Giuseppe: Pirlo 

Segue il calcio femminile ? 
Giuseppe: Ne seguo i risultati ma non ho mai avuto occasione, per questioni di tempo, di vedere una partita. 

Rapporto con internet ? 
Giuseppe: È uno strumento imprescindibile, per il lavoro, ma anche per seguire le dinamiche della comunicazione che ti consentono di rimanere aggiornato. 

Ringraziamo il mister Giuseppe Filisetti per la bella intervista a noi concessa e gli facciamo un in bocca al lupo per la stagione!

Manuel Lancini




Fonte: http://brescia.iamcalcio.it/

Copyright IamCALCIO

sabato 9 novembre 2013

MARCO MATTEI SI RACCONTA ...

Tornano le interviste sul nostro Blog, oggi conosciamo meglio Marco Mattei, assoluto protagonista di questo entusiasmante inizio di stagione della nostra squadra in Promozione. 





  • Ciao Marco, siamo alla vigilia dell' importante scontro diretto col Concesio, quali sono le tue sensazioni sulla gara di domani? La reputi gara già decisiva?
Ciao a tutti... le mie sensazioni sulla partita di domani sono positive e non potrebbe essere altrimenti vista la grande qualità della nostra squadra... la gara potrebbe essere decisiva in caso di nostra vittoria visto che darebbe uno scossone importante al campionato!

  • Come valuti la tua stagione fino a questo punto? E cosa ti aspetti dai prossimi mesi a livello personale?
Fino a questo punto sono abbastanza soddisfatto della mia stagione anche se si può fare sempre meglio... sul proseguio mi aspetto di fare sempre meglio ed essere utile il più possibile alla causa!

  • Questa squadra ti sta valorizzando, ma col Mister Filisetti che rapporto hai?
Con il mister penso di avere un ottimo rapporto ed è anche soprattutto grazie a lui se sto facendo un buon campionato fino ad ora.

  • Non ci legge nessuno, svelaci un difetto del Mister!
Più che un difetto direi che la cosa che mi ha stupito di più del mister fino ad adesso è la suo cura maniacale in tutto quello che ci fa fare.


  • Lo spogliatoio è molto unito, tu con chi hai legato di più fuori dal campo e perchè proprio lui?
Si lo spogliatoio è molto unito e non me lo sarei mai aspettato così forte e coeso ... ma più che legato con uno in particolare non mi aspettavo di ricevere cosi tanti consigli dai vari Altobelli, Rossini, Moreschi e i "senatori" in generale...

  • Conoscevi questa piazza? Cosa o chi ti ha convinto a diventare un giocatore del Rezzato?
Non conoscevo molto di questa piazza e devo dire di essere rimasto sorpreso in positivo... sul fatto di accettare Rezzato mi è bastato vedere i grandi acquisti fatti in estate e la bellezza di un progetto che va al di là del calcio e su questo va fatto un a plauso al presidente e a tutti i suoi collaboratori...

  •  ... e fuori dal campo che ragazzo è Marco Mattei?
Fuori dal campo mi reputo un ragazzo abbastanza tranquillo... mi piace ogni tanto staccare da tutto e da tutti per un po' e godermi il silenzio più totale...

  • Se tu avessi una figlia di 20 anni, con chi la faresti uscire dei tuoi compagni di squadra, e con chi assolutamente no? Perchè?
Ma ... se avessi una figlia di 20 anni non so se la farei uscire con un mio compagno di calcio ... mi immagino già tutte le battute che farebbero negli spogliatoi ... però se devo fare un nome direi senza esitazioni  Capitan Moreschi che prima di essere un grande giocatore è un grande uomo...
Di sicuro non la farei uscire assolutamente con Frassine e Altobelli che sono 2 furbacchioni.... Si scherza ovviamente!


  • Che squadra tifi? A quale giocatore ti ispiri?
Faccio il tifo per l' Inter anche se da piccolo tifavo per il Milan ...  i giocatori a cui mi ispiro sono Lamela e Van Persie che sono fantastici e con una tecnica sopraffina!

  • Siamo ai saluti, ringraziandoti per la disponibilità saluta i lettori del blog a modo tuo!
Un saluto e un abbraccio a tutti i tifosi del Rezzato!

lunedì 7 gennaio 2013

GUIDO BERTONI: RIPARTO DAL REZZATO!

Guido Bertoni arriva a Rezzato carico e determinato a dare il suo contributo. Il portiere classe '77 di Lumezzane porta tutti i suoi anni di esperienza a disposizione del gruppo di Filisetti. Guido ha deciso di scegliere il Rezzato dopo l'addio al Folzano col quale ha conquistato due promozioni vincendo due campionati consecutivi.
Aspettava la chiamata di un team importante: il Rezzato ha colto al volo l'occasione, dato che Bertocchi tra pochi giorni sarà "sotto i ferri" per l'operazione al crociato del ginocchio sinistro, ed ha scelto Bertoni, che con Offer forma una coppia di portieri che nessuna altra squadra può vantare.
"Ho scelto Rezzato perché a 36 anni volevo un progetto serio, e Mauro Moreschi mi ha sempre parlato bene di questa realtà. Sono felice di essere qui perché conosco già  anche i fratelli Cama, ed in questi primi giorni di allenamento ho conosciuto altri ragazzi splendidi. Sono a disposizione del Mister e cercherò di dare il mio apporto alla squadra. Giovanni (Offer) è un gran portiere e insieme ci aiuteremo, credo che una sana competizione sia ingrediente fondamentale per dare il massimo entrambi".
In bocca al lupo a Guido e forza Rezzato.

sabato 22 dicembre 2012

INTERVISTA DEL GIORNO: PAOLO MUSSO

Faccia a faccia con Paolo Musso, allenatore della squadra Giovanissimi Regionali.


GIORNALISTA: Analizziamo insieme questi mesi alla guida dei Giovanissimi Regionali: i risultati rispecchiano le tue attese?
PAOLO: Diciamo che le aspettative erano ben altre. Pensavo che saremmo potuti essere in tutt'altra posizione di classifica e sicuramente grosse responsabilità sono mie. Ma non sono uno che molla, anzi a costo di non dormirci la notte ne usciremo.
G: Qual'è la ricetta che hai in mente per portare questa squadra a salvare la categoria?
P: Per salvare la categoria serve giocare gara per gara, sgomberando la mente da ogni cosa e pensare per 80 minuti solo al campo. Abbiamo cambiato tanto e siamo in continuo "work in progress", penso che l'assetto migliore sia vicino, e sono convinto che quando riusciremo a trovarlo cambieranno tante cose.
G: Come ti rapporti con giocatori così giovani?
P: Il rapporto è ottimo, anche se penso che sia molto legato al minutaggio. Più un ragazzo gioca più il suo giudizio sul mister diventa positivo, questo è sbagliato. Un allenatore non si giudica in base a quanto fa giocare ma per quanto riesce a far crescere calcisticamente un ragazzo. Però devo dire la verità: i ragazzi che alleno sono davvero speciali, e stiamo facendo un processo di crescita insieme molto importante.
G: Credi che tra qualche anno qualcuno dei tuoi ragazzi potrebbe diventare giocatore vero? Ci fai dei nomi?
P: Penso che nella mia squadra attuale ci siano 3 o 4 giocatori con la mentalità e la caratteristiche giuste per la prima squadra, altri cambiando alcuni atteggiamenti possono entrare a far parte di questo drappello. Il giocatore che più di tutti mi ha sorpreso è Davide Prevosti perché a differenza degli altri non lo conoscevo, ed è davvero un gran difensore. Dopo come non parlare di Paderno, lui è un fenomeno, quando imparerà a giocare con la squadra sarà davvero imprendibile. Rozzi è un gran capitano ed un uomo squadra (lui sta crescendo molto) e Zagnagnolo deve ritrovarsi, perchè è una delle poche prime punte che ci sono ancora in circolazione, deve lavorare con molta umiltà e serenità e ritroverà sicuramente la miglior condizione.
G: Veniamo a te, come e quando ti sei approcciato a questo ruolo di Mister?
P: Quattro anni fa, un po' per caso mi avvicino al mondo del calcio come vice allenatore della Juniores al fianco di Giuseppe Ferrari. Io ho sempre amato il calcio, a giocare purtroppo non sono mai stato capace, ma volevo stare in quel mondo perché mi piaceva. Quei due anni al fianco di Beppe Ferrari sono stati meravigliosi! Oltre ai risultati lui mi ha insegnato cos'è il calcio. Lui non mi faceva fare solo il porta cinesini, mi permetteva di lavorare con la squadra e nel caso di una sua squalifica la gestione della gara era nelle mie mani, questo anche grazie alla simbiosi che c'era tra noi due. La scorsa stagione il grande salto: passo ad essere primo mister degli allievi provinciali, una sfida emozionante. In quel periodo subentra Mister Filisetti, nel ruolo di direttore tecnico, mi é stato molto vicino e mi ha insegnato molto, soprattutto nella gestione della gara. L'anno scorso è stata una stagione magica, un grippo di ragazzi "poco considerati" che ora sono tutti nei regionali! È stato come vincere un campionato. Un gruppo splendido! Dopo 9 sconfitte filate chi si sarebbe aspettato i 40 punti con cui abbiamo terminato la stagione?!
E quest'anno ho avuto questa proposta che non potevo rifiutare, i Giovanissimi Regionali, anche se i '96 restano nel mio cuore...
G: Fai una classifica. Tattica, tecnica, forma fisica, testa : cosa credi sia più importante allenare?
P: Testa, tattica, forma fisica, tecnica. Non perché credo che la tecnica non sia importante, ma perché penso che nel calcio moderno se una squadra sta bene mentalmente, è ben messa tatticamente in campo ed ha una buona forma fisica è dura da battere, anche se hai più qualità tecnica.
G: Quali sono le difficoltà a chiamarsi Musso in questa Società, se ce ne sono? ... ci sono dei vantaggi?
P: Tutti pensano che sia un vantaggio, invece si sbagliano! La gente tende a non notare le tue qualità perché tanto sei lì solo perché sei il figlio di Musso, non perché te lo meriti. Credo non sia così, mio padre quando io entro in campo diventa il mio presidente. E per lui vale la stessa cosa, divento un allenatore come tutti gli altri!
G: Quali sono le tue ambizioni da Mister?
P: Voglio sognare, l'ho sempre fatto. Arrivare nei professionisti sarà quasi impossibile, ma io finché potrò provarci lo farò.
G: E fuori dal campo, che Paolo incontriamo?
P: Fuori dal campo sono un ragazzo di 22 anni, a cui piace divertirsi ma che ha anche un gran senso del dovere. Il Sabato difficilmente mi vedrete in giro fino a tardi, la Domenica si gioca....
G: Sei interista, cosa pensi di Stramaccioni?
P: Stramaccioni è un top. Si è costruito da solo e non perché era un giocatore famoso. Ha bruciato le tappe ed è stato fortunato a ritrovarsi così all'improvviso sulla panchina dell'Inter, ma lui se la sta tenendo stretta. Avete visto quanto è camaleontico? Studia le squadre avversarie e prepara la gara puntigliosamente su ogni dettaglio. Le palle inattive sono il suo capolavoro. Mi piace molto anche Antonio Conte, grandissimo tecnico.
G: Facciamo un gioco. Chi vorresti sulla panchina dell' Inter l'anno prossimo: Filisetti, Marras o Zanola?
P: Filisetti. Uno dei migliori che ho visto all'opera dal vivo. Bravissimo. Senza nulla togliere a Fabio e Damiano.
G: Questo Blog sta crescendo anche grazie a te, come valuti i suoi primi mesi di vita online? 
P: Mi piace scrivere, e sono felice di poter dare il mio contributo. Penso che il Blog stia facendo bene, molto bene, e che sia migliorato tantissimo rispetto agli scorsi anni.
G: Cosa vuoi ricevere come regalo di Natale ... e poi siamo ai saluti ...
P: Noi domani abbiamo una gara importante, l'ultima del girone d'andata. Dobbiamo vincere! È il regalo più bello che ci dobbiamo assolutamente fare. 
A tutti quelli che seguono il Blog auguro un Buon Natale e un felice anno nuovo, chiedendogli di stare vicino a tutte le squadre del Rezzato, dal settore giovanile alla prima squadra, passando per gli amatori!

Ringraziamo Paolo per il tempo speso a raccontarsi e gli auguriamo tutti i successi che merita.

domenica 16 dicembre 2012

FRASSINE DANIELE: RESTO QUA!

L'A.c. Rezzato e Daniele Frassine mettono a tacere, ufficialmente, tutte le voci di cessione. 
L'attaccante classe '87 negli ultimi giorni era stato richiesto da varie squadre di Eccellenza e Promozione e Daniele con la Società ha valutato attentamente tutte le proposte ricevute.
Solo ieri sera, al termine della partitella "in famiglia", ecco il dolce epilogo: Daniele entra negli uffici del Rezzato e informa dirigenza e Mister di voler rimanere. Daniele fa una scelta col cuore e mostra così grande affetto ed attaccamento nei confronti del Rezzato, del mister e di tutti i suoi compagni. Dopo i colpi di mercato in entrata degli ultimi giorni, questo è come se fosse la ciliegina sulla torta: "Lele" resta a Rezzato. Mancata cessione che vale quindi come un grande acquisto, dato il valore del centravanti cresciuto nelle giovanili del Brescia.
Il reparto offensivo a disposizione di mister Filisetti, ora vanta 4 punte di primo livello: Frassine, Silvestri, Marzocchella e Pinzoni con l' aggiunta di due ragazzi emergenti come Mossini ('96) e Cobelli ('94).
Insomma, in queste gelide giornate d' inverno il Rezzato scalda i motori e i cuori dei tifosi: aspettiamoci 5 mesi davvero divertenti e tutti da vivere, per un girone di ritorno che ci auguriamo sia scoppiettante e ricco di soddisfazioni! 
Forza Rezzato

sabato 15 dicembre 2012

MARCO MARZOCCHELLA ... "'O SCUGNIZZO" AL REZZATO!

Le prime parole ufficiali di Marco Marzocchella, bomber napoletano, ultimo colpo di mercato dell' A.c. Rezzato.

Prima di scendere in campo per la partitella in famiglia, Marco ha firmato il suo transfer per la societá biancazzurra e ci ha rilasciato qualche dichiarazione di sfuggita.
GIORNALISTA: Marco sei felice?
MARCO: Molto.... Il Près mi ha trasmesso da subito grande fiducia e ho deciso di accettare! Ho rifiutato qualche offerta dall' Eccelenza e una anche dalla serie D, ma ho scelto Rezzato perchè non ho mai giocato in Promozione ed ho deciso di sposare la causa. Ho voluto anche rimanere nel bresciano perché è una zona che non conoscevo ma mi è piaciuta molto.
G: che tipo di attaccante sei?
M: Sono una prima punta. Mi chiamavano "ò scugnizzo" perché in area sono uno svelto e "tremendo".
G: Con i nuovi arrivi gli obiettivi cambiano?
M: Adesso gli obiettivi devono cambiare sicuramente, dobbiamo essere noi bravi a trovarci e a conoscerci velocemente, perché so di ottimi giocatori in rosa. Saranno 5 mesi da giocare alla "morte", dobbiamo risalire la classifica.
G: Quanto gol puoi prommetterci?
M: Non faccio promesse, porta "iella"! 
Voglio solo aiutare il Rezzato e ricambiare la fiducia che la società ha avuto in me!

venerdì 14 dicembre 2012

INTERVISTA DEL GIORNO: ALESSANDRO CAMA

Intervista ad Alessandro Cama, centrocampista rivelazione al primo anno di Promozione (rivelazione solo per chi lo conosce poco, perchè Ale è da qualche anno che si porta sulle spalle gran parte del peso del centrocampo). Classe '93 e classe da vendere.

GIORNALISTA: Ale ti senti la rivelazione di questa prima parte di campionato?
ALESSANDRO: No, per niente. Come me ci sono tanti ragazzi giovani che hanno dimostrato e stanno dimostrando il loro valore partita dopo partita: Di Marzio, Perugini, Frassine Andrea e Mattia e Bolpagni .... senza scordarsi di molti altri, che non è che siano proprio molto più "anziani" di noi, siamo una squadra giovanissima!
G: Quanti ruoli hai fatto prima di trovare la tua collocazione ideale in campo?
A: Nella mia carriera ho fatto veramente di tutto, dal portiere all'attaccante! Poi ho iniziato a giocare a metàcampo e da quel momento, a parte rare eccezioni, son sempre stato nel vivo del gioco.
G: Ti trovi meglio in un centrocampo a due centrali o a tre?
A: Diciamo che adoro giocare nella posizione in cui sto giocando ora, davanti alla difesa con due interni davanti. In passato avevo già giocato così e mi sono sempre trovato un gran bene. Tuttavia mi piace anche il ruolo d' interno di una linea mediana a tre....ma in ogni caso l'importante è giocare e fare bene, io mi adatto a tutto!
G: Pensi di essere arrivato un po' tardi in prima squadra, considerando che qualche '93 ci è arrivato qualche anno fa?
A: Sinceramente no, a volte bruciare le tappe non è buona cosa. Sono maturato tanto in questi ultimi anni e il fatto di essere arrivato solo ora, in pianta stabile, in prima squadra mi ha fatto capire che nella vita le cose te le devi guadagnare ed è giusto così, che poi sudate le cose valgono di più!
G: Com' è giocare al fianco di tuo fratello?
A: (sorridendo risponde) Diciamo che ci sono tanti aspetti positivi e qualcuno negativo. 
Io so che lui è sempre pronto ad aiutarmi e a togliermi da situazioni complicate. Allo stesso tempo penso che sia un po' troppo egoista nei miei confronti: mi da pochi palloni...(ride)!!!
G: Ti aspettavi di essere un giocatore così importante per la squadra all' inizio di questa stagione?
A: Assolutamente no! Sapevo, anzi, di essere un po' chiuso da due grandi giocatori come Gabri e Mauro. Peró quest' estate ho deciso di fare una scommessa con il Près e soprattutto con me stesso, e di provarci. Direi che sta andando alla grande....
G: Direi proprio di si, ma toglici una curiosità: come fai a correre così tanto?
A: So di non avere una buona tecnica individuale e per giocarmela alla pari con calciatori tecnicamente più forti di me dovevo metterla sul piano fisico. Ogni volta che sono stanco penso sempre che ce la posso fare e che nulla è impossibile, allora trovo quella forza per fare ancora uno sforzo e continuare a correre. Poi sono un "testone", se fisso un obiettivo lo devo raggiungere a tutti i costi....voglio dimostrare quello che valgo e che anche io posso diventare uno giocatore importante. In più ho delle persone molto importanti che mi danno costantemente tanta energia e anche quella è benzina per le gambe e per la testa.
G: Il Mister più importante fino ad ora nella tua carriera?
A: Fare un solo nome non è mai facile....diciamo che sono stati bravissimi tutti: da Mister Frusca a Marras fino a Romeo Ragnoli, ma il più importante, perché mi ha fatto diventare calciatore, è stato Giuseppe Ferrari.
G: Due curiosità adesso: a che squadra tifi e a che giocatore ti ispiri?
A: Sono Juventino, ma il mio giocatore preferito è Gattuso, mi rivedo davvero tanto in lui!
G: Complimenti davvero per tutto Ale! Un saluto ai tifosi e per chiudere svelaci le tue aspettative per il futuro.
A: Auguro un buon Natale a tutti i tifosi del Rezzato ai quali chiedo di non farci mancare mai il loro appoggio. Per il futuro spero di poter continuare a migliorare. Sogno una categoria più alta...magari con il Rezzato, sarebbe il massimo!

Ringraziamo Alessandro Cama per la bellissima intervista. In bocca al lupo a lui per la seconda parte di campionato, con l' augurio che sia ancora più entusiasmante della prima.

mercoledì 12 dicembre 2012

INTERVISTA DEL GIORNO: PIETTA ROBERTO

Intervista a Roberto Pietta, allenatore degli esordienti e istruttore di scuola calcio nella grande famiglia del Rezzato. Roberto gioca anche in Eccelenza nella Pro Desenzano ed ha alle spalle esperienze importanti come giocatore.

Giornalista: Come valuti il girone d' andata dei tuoi ragazzi Robi?
Robi: Grande girone d'andata, dopo qualche difficoltà iniziale i ragazzi sono riusciti a calarsi nella loro prima esperienza di calcio a 11 alla grande. Non dimentichiamoci inoltre che la nostra rosa è composta principalmente da ragazzi del 2001, quindi di un anno più piccoli rispetto agli altri, ma questo non sta rappresentando un grande problema anzi, è motivo di stimolo maggiore. 
G: Hai avuto problemi ad amalgamare due gruppi? Ragazzi del 2000 e del 2001?
R: Assolutamente no! I ragazzi sono splendidi e hanno da subito creato un gruppo e un ambiente speciale.
G: Che obiettivi ti eri posto all'inizio della stagione?
R: L' obiettivo primario è quello di farli crescere ed aiutarli in quest' anno fondamentale per loro, perché si trovano di fronte a molti cambiamenti, e non solo a livello calcistico. Inoltre ho iniziato a far vedere loro come si comporta un atleta e come è meglio che si relazioni con il mister, con i compagni e anche con gli avversari, per me sono valori molto importanti. 
G: E per il girone di ritorno cosa ti aspetti?
R: Per il ritorno...spero di poter continuare con questo tipo di insegnamenti, e per quanto riguarda il campo spero che i ragazzi se la possano giocare con tutti e proseguire nel progetto di bel calcio che stiamo costruendo.
G: Avevi già lavorato in passato come allenatore o quella che hai intrapreso l'anno scorso con il Rezzato è la tua prima esperienza da mister?
R: Avevo già fatto il preparatore atletico a Castenedolo di Giovanissimi ed Esordienti, due anni fa. Poi l'anno scorso è iniziata la bellissima avventura a Rezzato come istruttore di scuola calcio, che prosegue anche quest'anno parallelamente alla panchina degli Esordienti.
G: Quali sono le differenze nell' insegnare questo sport ai piccoli della scuola calcio rispetto agli Esordienti?
R: Sono due cose totalmente diverse: con i piccolissimi devi essere innanzitutto un papà, non devi insegnare loro aspetti prettamente calcistici ma devi lavorare sull'aspetto motorio e, ripeto, principalmente puntare a farli crescere e a stare in gruppo. Con gli Esordienti devi rapportarti con ragazzini già più grandi che hanno altre esigenze e, inoltre, si può iniziare a lavorare sugli aspetti calciatici di base.
G: Parlaci un po' di te, della tua carriera da giocatore...
R: Gioco da quando ho 5 anni, praticamente da sempre! Ho fatto tutto il settore giovanile a Saló dove ho esordito in prima squadra in serie D a 15 anni. Poi mi sono trasferito a Carpenedolo dove ho esordito in serie C2. Da lì mi sono trasferito a Rieti, in serie D. Poi negli ultimi anni sono tornato vicino a casa ed ho giocato a Concesio, Gussago e per ultimo Desenzano, dove gioco tutt'ora.
G: Speri in futuro di poter proseguire la tua carriera da allenatore?
R: Sicuramente si....Adoro il calcio da sempre, in più studiando scienze motorie la cosa mi agevolerebbe. Appena avrò l'occasione di fare il corso di base, tenterò di partecipare.
G: Il tuo giocatore preferito?
R: Senza dubbio Nesta.
G: Il giocatore che hai conosciuto nelle tue esperienze calcistiche e che ti ha segnato di più?
R: Ce ne sono molti. Come talento sicuramente Le Noci, attaccante che giocava con me a Carpenedolo. Come valore assoluto e come esempio nello spogliatoio Tagliani (Centrocampista del Ciliverghe).
G: L'allenatore che ha segnato maggiormente la tua esperienza calcistica?
R: Ivan Rizzardi, è stato mio allenatore a Saló e a Carpenedolo. Un uomo vero e di grande personalità. 
G: Tornando a noi, qual' è stata la gara che ti rimarrà più impressa di questo girone d'andata?
R: Ce ne sono due: la prima, e secondo me la più importante, è stata la gara persa 8 a 2 con il Ciliverghe nel Trofeo Bresciaoggi. Dopo quella "scoppola" i ragazzi hanno svoltato, cambiando passo e iniziando a interpretare le gare e gli allenamenti con un altro piglio. La più bella però è la vittoria di due settimane fa contro il fortissimo Ghedi (fino a quel momento imbattuto) battuto 3 a 1. Una prestazione super!
G: Un saluto e un augurio ai tuoi ragazzi e ai tifosi del Rezzato.
R: Buon Natale e Buone feste a tutti i tifosi dell' A.c. Rezzato ... e ai miei campioncini!


Ringraziamo Roberto Pietta per la bella intervista e auguriamo a lui e ai suoi ragazzi di trascorrere una bellissima seconda parte di stagione.

lunedì 3 dicembre 2012

MARCO COBELLI ... TORNA A CASA!

Marco Cobelli torna a Rezzato, dopo l'esperienza di una stagione e mezzo nella Beretti del Lumezzane. L'attaccante classe '94 è già a disposizione di Mister Filisetti per gli allenamenti, mentre per le gare ufficiali servirà aspettare Gennaio.
Marco: "Sono felice di essere tornato a "casa"! a Lume ho vissuto tra alti e bassi ma ora voglio dimostrare quello che valgo". 
"Avevo altre offerte, ma io volevo solo Rezzato, è per questo che sono qui. Dovrò aspettare ancora un po' di tempo per tornare in campo, ma questo non è un problema, sfrutterò l'occasione per farmi trovare in grande forma nel girone di ritorno". 
La sua età gli permette di giocare ancora anche nella Juniores e Marco non è infastidito dall'idea di poter aiutare la squadra più giovane: "Ho molti amici nella Juniores e se sarò chiamato a dare il mio contributo per aiutare la squadra lo farò molto volentieri!"
Bentornato a casa Marco e in bocca al lupo!

MATTEO SILVESTRI ... IL RITORNO DEL BOMBER!

Matteo Silvestri attaccante classe '89 di Lumezzane, eccolo il grande colpo del mercato invernale rezzatese!

Dopo una trattativa lunga ed estenuante eccolo a Rezzato, e subito in allenamento appare carico e determinato a far bene come confermano le sue parole. "Ho voluto Rezzato, avevo molto offerte da squadre di eccellenza e promozione ma ho scelto Rezzato perché voglio dimostrare ancora una volta di più di essere un giocatore di categorie superiori".

Matteo, cresciuto nelle giovanili del Lumezzane, poi Pavoniana ed infine Rodengo Saiano (dove ha esordito in serie D e faceva parte della rosa in C2), era già approdato a Rezzato nel Gennaio 2009 risollevando la squadra dai bassifondi di classifica fino ai playoff: "quella bella esperienza mi ha segnato ed è stata decisiva per la scelta di tornare a Rezzato. Spero di potermi ripetere!
"Adoro agire da seconda punta o punta esterna, ma posso ricoprire tutti i ruoli dell' attacco, anche la prima punta all'occorenza, ovviamente, con caratteristiche diverse!"
Alla domanda se sente il peso di dover "essere decisivo" per rialzare la squadra risponde con grande schiettezza: "So che siamo una squadra giovane, ma so anche che è una buona squadra e io cercherò di fare il massimo per dare il mio contributo per uscire da questo momento complicato, mettendo a disposizione la mia esperienza e speriamo i gol..."
Con Frassine si forma una coppia da sogno che promette gol e spettacolo: "Non voglio promettere un numero di gol...dico solo che anche quando sono arrivato a Rezzato anni fa eravamo terzultimi e poi siamo arrivati fino alla finale playoff...."
Domenica Matteo sarà a disposizione di Mister Filisetti, sperando che possa aiutare subito la squadra a tornare alla vittoria. 
Un grande in bocca al lupo a "bomber Silve" con l' augurio che Rezzato sia, nuovamente, il trampolino del suo rilancio.

MAURO MANERA ... UN RINFORZO IN MEZZO AL CAMPO!

Mauro Manera, centrocampista classe 1991, è un nuovo acquisto del Rezzato. Le prime parole del talento ex Montichiari, Volta Mantovana, Aurora Seriate, Ghedileno e Rondinelle sono di felicità per una trattativa iniziata ancora quest' estate: "Già quest' estate sono stato molto vicino a firmare per il Rezzato, poi purtroppo non si è concretizzata la trattativa. Dopo 4 mesi alle Rondinelle in seconda categoria ho deciso di rilanciarmi sfruttando questa affascinante opportunità!
Mauro continua: "Sono felice anche perché ritrovo mister Filisetti che mi ha formato da giovane al Montichiari e so che con lui posso dare il meglio, spero di poter aiutare la squadra a uscire dalla complicata situazione di classifica.... sono convinto che ce la faremo." Alla domanda: "In che ruolo prediligi giocare?" Mauro risponde :"Come caratteristiche adoro partire da seconda punta esterna o comunque vicino alla porta, posso comunque anche agire da esterno di centrocampo....in ogni caso sono a disposizione del mister e giocherò dove lui riterrà più opportuno!"
Un saluto finale al termine del primo duro allenamento ai tifosi rezzatesi da parte del centrocampista: "Non vedo l'ora di esordire, spero di poterlo fare già Domenica contro il Concesio. Non faccio promesse spero solo di far bene ed essere utile alla squadra".
Un grande in bocca al lupo a Mauro e che la sua avventura a Rezzato sia bella e vincente.

FRANZONI LASCIA IL REZZATO!

Stefano Franzoni, attaccante della nostra Prima Squadra, classe 91, si trasferisce ad Ome in prestito. 
Lo salutiamo ringraziandolo per l' apporto dato alla squadra in questi mesi e gli facciamo un grande "in bocca al lupo" per la sua nuova avventura. 
Ecco il saluto del bomber rezzatese a compagni e tifosi: 
"Auguro ai miei compagni di concludere bene la stagione. Saluto tutti i tifosi raccomandando loro di non smettere mai di seguire e sostenere il Rezzato. Resto comunque legato alla Società, allenando i pulcini del 2004. 
Ciao a tutti e buona fortuna!"

giovedì 22 novembre 2012

GIANLUCA MONTINI: LA DIFFICILE VITA DELL' ALLENATORE


Cuore giallo-rosso e amore spasmodico per il mondo del calcio. Questo è Gianluca Montini, allenatore dell’Imperia Rezzato, squadra militante nel campionato CSI Girone B.
Guardiamo cos’ha da raccontarci oggi Gianluca.

Gianluca Montini
Gianluca Montini
BC: Da quanto sei nel mondo del calcio? Parlaci delle tue più importanti esperienze
Gianluca: Il calcio entra a far parte della mia vita nella stagione più esaltante per molti italiani, era il settembre dell’ 82 e forse è perché freschi di titolo iridato regalato dalla Nazionale di Bearzot che mio padre mi porta a calcare il primo campo di calcio, l’allora “fumoso” campo di Rezzato nei pulcini (oggi in sintetico) allenati dal mitico Ezio. Da quel giorno non ho più smesso, passando per Botticino, Mazzano, Montirone e S. Carlo Rezzato. Sono forse queste ultime due le Società che mi hanno dato di più, con due vittorie di campionato dalla 3° alla 2° Categoria pur senza mai partire coi favori dei pronostici … ma non dimentico anche gli esaltanti anni di Botticino, anni di giovanili che mi hanno fatto crescere molto. Poi a 29 anni il Csi a 7, fondando con amici la Nova Imperia la cui maglia è diventata una seconda pelle. E’ qui che tre anni fa la passione mi ha portato ad iniziare la “carriera” da allenatore.
BC: Cosa vuol dire fare l’allenatore?
Gianluca: All’ Oratorio di Rezzato la Nova Imperia ha portato si una squadra di Open, ma anche una di Top junior e una di Juniores. E’ con questi ragazzi che ho mosso i primi passi in panchina, pur continuando a giocare nella prima squadra, raddoppiando di fatto gli impegni. Allenare è un mestiere difficilissimo, in special modo se hai a che fare con ragazzi in età adolescenziale e credo che non ci sia bisogno di spiegare il perché. Ma fare l’allenatore vuol dire imparare a gestire un gruppo, imparare a farsi ascoltare e bisogna saper entrare nella testa dei tuoi giocatori per trovar la chiave che li faccia esprimere al meglio in campo. Poi si cerca di insegnare calcio, ma questa forse è la cosa meno importante, preferisco insegnare ad essere uomini.
BC: Come mai il CSI? E perché il Rezzato?
Gianluca: Il Csi è arrivato grazie appunto all’ idea iniziale di 5 amici di fare una squadra “nostra”!
Dal 2005 al Giugno 2012 il Csi a 7 è stato il nostro mondo e la Nova Imperia la nostra realtà. Son stati anni di grande impegno e soddisfazioni. Poi la realtà si è evoluta: grazie alla dirigenza dell‘ Ac Rezzato che, vogliosa di dare modo a tutti di fare calcio, ha voluto aggiungere alla famiglia anche il calcio amatoriale: ci hanno cercato, ci siamo confrontati, ci siamo “piaciuti” e insieme abbiamo dato vita alle due squadre che attualmente giocano (a 11 e a 7) nel Csi col nome Imperia Rezzato ed io ho accettato di buon grado di passare ad allenare finalmente una squadra a 11.
Dal Rezzato son partito e a Rezzato son tornato, per ora il cerchio si è chiuso, dopo 30 anni.
BC: Com’è il rapporto con i tuoi ragazzi?
Gianluca: Il rapporto è ottimo. Alcuni di loro sono ragazzi che son stati miei compagni nelle squadre sopracitate, quindi uomini fatti e giocatori rodati che conosco da tantissimi anni e coi quali viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ma la maggior parte sono giovani promettenti, alcuni disinnamorati del calcio a causa di qualche delusione che sto cercando di far “rinascere” calcisticamente e coi quali bisogna saper toccare le corde giuste. Nel complesso comunque penso di essere per tutti loro una persona rispettabile, che è requisito fondamentale per cementare il gruppo nei prossimi mesi.
BC: Adatti i giocatori al modulo o quest’ultimo è stabilito basandoti sulle caratteristiche degli uomini a disposizione?
Gianluca: Indubbiamente la seconda: sono i giocatori che fanno il modulo, non il contrario!
Adattare i calciatori a fare quello che non gli piace fare credo sia la mossa più stupida che un Mister possa fare. Tanti lo fanno per poter dire di aver scoperto l’ acqua calda e magari trasformano centrocampisti in marcatori o addirittura in centravanti. Ok, ci son giocatori che possono fare più ruoli o che sono più adattabili, ma penso che dal Csi e fino alla Prima Categoria il compito di un allenatore sia mettere i suoi giocatori nel ruolo a loro più congeniale.
BC: Quali obiettivi avete per questa stagione?
Gianluca: L’obiettivo è crescere come squadra e mettere le basi per diventare protagonisti negli anni a venire. Non vogliamo essere una meteora! Specialmente nel Csi le squadre vanno e vengono, durano un paio di stagioni poi evaporano. Noi due mesi fa non esistavamo ed è difficile ottenere risultati importanti al “primo giro” anche perché di contro si fronteggia qualche squadra che fa questo campionato da 10 anni ed ha molta più esperienza. Detto ciò, stiamo facendo bene e la parte alta della classifica credo sia la nostra dimensione, ma per rimanerci bisogna che non si molli un centimetro.
BC: Se dovessi farmi un nome su tutti tra i giocatori della tua rosa chi sceglieresti?
Gianluca: E’ una domanda trabocchetto? Non te lo dirò mai … ti ricordi cosa ho detto prima? Bisogna essere anche un po’ psicologi e farti un nome di una giovane promessa vorrebbe dire metterlo su un piedistallo e sarebbe sbagliato nei confronti del gruppo.
Ho tanti giocatori validi, ma un giocatore per quanto bravo non è niente senza i suoi compagni, da noi nessuno vince la partita da solo.
Gianluca negli studi di Centocampi
Gianluca negli studi di Centocampi
BC: Ti ispiri a qualcuno in particolare?
Gianluca: Non è che mi ispiro a qualcuno, diciamo che stimo Conte, Mourinho e Mazzarri: allenatori che odiano un po’ tutti eccetto i loro tifosi. A me invece piace come vivono le partite, come sanno mettere in campo una squadra e come riescono a trasferire la loro personalità ai giocatori. Loro ottengono dai loro ragazzi il 110%! Si, sono un po’ stronzi, ma ritengo che faccia parte sempre di un discorso psicologico al fine di ottenere quel 110%, si mettono contro tutti e caricano la squadra. Sono dei parafulmini eccezionali!
BC: Che squadra tifi?
Gianluca: La prossima domanda? Tifoso della Roma dai tempi del Principe Giannini, infanzia da interista segnata da troppe delusioni per poter sopravvivere. Poi con l’arrivo del “Pupone” l’amore per il giallorosso è diventato sempre più forte.
Ma stando in tema di allenatori tra Luis Enrique e Zeman siamo passati dalla padella alla brace. Al Boemo non darei in mano neanche il Rezzato.
Zdenek, so che leggi Brixiacalcio.it, ascoltami: dimettiti!
BC: Sei stato il secondo vincitore del nostro concorso “Mai Dire Pronostici”: com’è stata l’esperienza a Centocampi?
Gianluca: Devo proprio ringraziare tutti, voi di Brixiacalcio e Rtb e Luca Bertelli. E’ stata un’ esperienza bellissima.
Per me, che non sono certo abitualmente in tv, è stata una serata diversa, ma Bertelli è bravissimo a mettere a loro agio gli ospiti e così è subito diventato un salotto tra amici che parlano di calcio. Per me è stato come essere a Controcampo, mi è talmente piaciuto che spero di rivincere e tornare!
BC: Un saluto ai lettori ed alla redazione di brixiacalcio.
Gianluca: Rinnovo i ringraziamenti per la partecipazione a Centocampi e anche per questa intervista che mi ha fatto ripensare a tanti bei momenti passati sui campi di calcio. A presto … e forza Imperia Rezzato!

mercoledì 7 novembre 2012

DANIELE FRASSINE: PROFESSIONE BOMBER!


Da quando ha 5 anni fa l’attaccante; ora, dopo 20 anni passati nel mondo del pallone, bomber Daniele Frassine, punta di peso del Rezzato, ci racconta i suoi segreti e i suoi sogni.
BC: Quanti gol vorresti segnare?
Daniele: l’anno scorso sono arrivato a 18 fra campionato e coppa (14+4), quest anno voglio sicuramente migliorarmi dato che sono già a quota 5 in campionato e 5 in coppa; devo ringraziare Mauro Moreschi che mi permette di calciare i rigori e mi da una grande mano.
BC: il tuo record fino ad oggi?
Daniele: il record di gol in campionato l’ho fatto la stagione prima di arrivare a Rezzato, 4 anni fa, militavo nella Volta Mantovana e vincemmo i play-off e realizzai 15 gol: stagione fantastica!
BC: sempre stato attaccante ?
Daniele: Assolutamente sì, è da quando ho 5 anni che gioco a calcio ed ho sempre fatto questo ruolo.
BC: che tipo di giocatore sei?
Daniele: mi ritengo un giocatore tecnico anche se a volte troppo lezioso, devo migliorare molto su questo aspetto…. poi nonostante l’altezza non sono fortissimo di testa.
BC: C’è un grande attaccante che ammiri?
Daniele: un giocatore che mi piace moltissimo è Vucinic, nonostante sia interista, segna poco, tutti lo criticano, ma senza di lui in campo la Juve è un’altra squadra, fortissimo!
BC: Come sei arrivato al Rezzato ? 
Daniele: parto dal settore giovanile dal Brescia dove sono rimasto fino agli allievi regionali, poi Lumezzane dove ho giocato nella berretti e qualche panchina/spezzone in prima squadra, poi il primo anno fra i dilettanti alla Feralpi con vittoria campionato in eccellenza, la stagione successiva in eccellenza con retrocessione a Castiglione, poi successivamente vittoria play-off  in promozione con il Volta Mantovana,  fino ad oggi ed i miei 4 anni a Rezzato.
BC: Sei da 4 anni a Rezzato,un veterano, riuscirete a raggiungere i play-off in questa stagione ?
Daniele: Ci spero! Nel primo anno li abbiamo “bucati” per la regola dei 10 punti, poi sono stato in prestito a Desenzano, e l’anno scorso qui a Rezzato mancati per un punto!
BC: Come si sta a Rezzato?
Daniele: con il mister e i compagni nessun tipo di problema: mister Filisetti, al primo anno a Rezzato, sta mostrando grande personalità, è un allenatore scrupoloso, minuzioso e preparato, inoltre è uomo con i giocatori sincerità e zero differenze, con i compagni veramente nulla da dire c’è un gruppo fantastico di ragazzi giovani e vogliosi di imparare e qualche “vecchio” tranquillo e calato a pieno nel progetto.
BC: Fuori dal calcio ?
Daniele: nella vita quotidiana lavoro come assicuratore all’Ina Assitalia
BC: Qualche obbiettivo che vorresti raggiungere?
Daniele: sono scaramantico e quindi mi limito come già detto sopra, a sperare nei play-off siamo alla undicesima giornata, manca ancora tanto
BC:Nel panorama dilettantistico bresciano, chi ha le carte in regola per sfondare?
Daniele: Per le squadre che ho visto, ho notato tanti buoni giocatori, ma non credo ci sia nessuno che riuscirà a sfondare in un calcio che conta.
BC:Sei tifoso ?
Daniele: sono interista, seguo tantissimo il calcio dalla serie A, alla liga, passando per premier e serie B; sono famosi i miei sabato pomeriggio passati sul divano a guardar tutte le partite dalle 13.45 alle 22
BC: Il Calcio Femminile ?
Daniele:No purtroppo non lo seguo e non ho mai visto una partita di calcio femminile… (ti invitiamo noi Daniele!)
BC: Qualche sogno ? 
Daniele: Per la Serie A dici che sia tardi ? ..